La società

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L’IMPEGNO DI ACER PER GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE

A livello globale, le sfide sempre più stringenti poste dagli effetti del cambiamento climatico hanno creato una più diffusa consapevolezza dei temi ambientali.
Le Nazioni Unite nel 2015 hanno approvato l’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese), articolati in 169 Target da raggiungere entro il 2030.

– I servizi residenziali pubblici emiliani

Le strategie di sostenibilità sono ormai estremamente rilevanti per il settore dell’edilizia residenziale pubblica.
Storicamente le politiche per la casa sono uno dei campi dell’intervento pubblico maggiormente sottovalutati, non a caso vennero definite già nel 1987 un pilastro traballante del welfare state.
L’investimento in politiche abitative in relazione al PIL è piuttosto basso in ogni paese europeo, ma l’Italia investe lo 0,3% del PIL in spese abitative dirette, una quota nettamente inferiore alla media EU-28 (0,8% del PIL). In Emilia Romagna Le politiche abitative della Regione sono finalizzate ad accrescere l’offerta di alloggi da assegnare ai soggetti e alle famiglie meno abbienti, a canoni più bassi di quelli di mercato.
In Emilia Romagna i servizi abitativi sono gestiti dalle Aziende Casa Emilia-Romagna (ACER) presenti in ciascuna provincia: si tratta di enti pubblici economici dotati di personalità giuridica e di autonomia organizzativa, patrimoniale e contabile, che sostituiscono i precedenti IACP. A differenza di quanto avvenuto in altri territori, le nuove aziende non hanno mantenuto la proprietà degli alloggi pubblici che è stata trasferita ai comuni. La legge regionale che disciplina l’intervento della Regione nel settore delle politiche abitative è la n. 24 dell’8 agosto 2001.  Essa contiene anche la normativa fondamentale per la gestione del patrimonio di alloggi pubblici, che prevede che i servizi abitativi pubblici possano essere erogati da Comuni, dalle ACER e da altri operatori accreditati. Nell’ambito dell’Edilizia residenziale pubblica gli enti locali hanno competenza diretta sulle procedure di definizione dei criteri per la costruzione delle graduatorie, selezione degli utenti e di assegnazione degli alloggi, mentre la Regione disciplina la programmazione dell’offerta dei servizi abitativi pubblici, nonché la modalità di accesso e permanenza negli alloggi.
Attraverso periodiche attività di programmazione delle risorse finanziarie disponibili, la Regione provvede all’emanazione di bandi pubblici per l’attuazione dei programmi e si occupa di tutte le fasi procedurali che riguardano gli aspetti amministrativi e finanziari della realizzazione degli interventi finanziati.
L’Emilia Romagna, con la delibera G.R. 894 del 13 giugno 2016, ha inserito nuovi criteri per favorire un maggior ricambio all’interno dell’edilizia residenziale pubblica (ACER), facilitando l’ingresso dei nuclei oggi in graduatoria, in modo da ridurre la forbice tra chi è dentro e chi rimane fuori, evitando al contempo la creazione di vere e proprie rendite di posizione tra gli insider. Nello specifico, come si accennava sopra, la delibera della giunta regionale ha determinato l’abbassamento della soglia di permanenza e ha previsto l’inserimento di un limite massimo all’arricchimento. È invece rimasta invariata la soglia di accesso, ferma al valore Isee di 17.154 euro.
Con la delibera assembleare  n. 154 del 14 giugno 2018, l’Assemblea legislativa emiliana ha raccolto in un atto unico i requisiti per accedere agli alloggi ACER e i criteri per determinare il canone di locazione degli alloggi ACER, contenuti precedentemente in atti diversi, in modo da semplificare il quadro disciplinare di riferimento per gli operatori e per gli utenti stessi.
La redazione dell’atto unico ha rappresentato anche l’occasione per apportare alcuni chiarimenti e modifiche a fini interpretativi e di coerenza dell’intera disciplina e per rivedere il requisito della “impossidenza”, prevedendo che coloro che richiedono l’alloggio ACER non devono essere proprietari di un alloggio, sia esso ubicato nel territorio italiano che in qualsiasi altro paese.

– Il patrimonio residenziale

In Emilia Romagna il patrimonio regionale di 55.000 alloggi pubblici soddisfa le esigenze abitative di circa 51.000 famiglie, pari all’incirca a 120.000 persone. Numeri importanti in assoluto, che tuttavia non riescono a contenere appieno il fenomeno del disagio abitativo, peraltro acutizzato durante la crisi economica. Secondo dati recentemente diffusi da Nomisma, quasi 1,8 milioni di famiglie italiane, ovvero il 41,8% di quelle che vivono in affitto (dati 2014), si trovano in condizioni di disagio economico dovuto all’incidenza del canone di locazione superiore al 30% del reddito familiare, un tasso che negli ultimi venti anni è triplicato. In Emilia Romagna la quota di nuclei familiari in condizioni di difficoltà si aggira attorno a un terzo di quelli in affitto, ed è pari a circa 100.000 nuclei. Situazione ben rappresentata dal fatto che le famiglie in attesa di un alloggio popolare in regione, come si diceva più sopra, sono oltre 35.000.

– Il Next Resilience in Europa e il bonus 110% in Italia

L’Unione Europea ha risposto alla crisi pandemica con il Next Generation EU (NGEU) un programma di portata e ambizione inedite, che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale; migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori; conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.
Per l’Italia il NGEU rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme. L’Italia deve modernizzare la sua pubblica amministrazione, rafforzare il sistema produttivo e intensificare gli sforzi nel contrasto alla povertà, all’esclusione sociale e alle disuguaglianze. Il piano NGEU può essere l’occasione per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo, rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita italiana negli ultimi decenni.
Nel 2020 in risposta alla pandemia globale che ha colpito sia gli individui che l’economia, le istituzioni europee hanno predisposto un piano di intervento di oltre 800 miliardi di euro, che anche in Italia si tradurrà in ingenti interventi rivolti in particolare alla transizione ecologica.
Il 30 aprile 2021 l’Italia ha presentato alla Commissione Europea il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che, approvato il 13 luglio 2021, intende in sintesi:
• rilanciare il Paese dopo la crisi pandemica, stimolando una transizione ecologica e digitale;
• favorire un cambiamento strutturale dell’economia, a partire dal contrasto alle diseguaglianze di genere, territoriali e generazionali.
Suddiviso in 6 missioni principali, il PNRR descrive le priorità di investimento per un arco temporale di 5 anni. Il Governo ha cominciato a mettere in atto il Piano nella
seconda metà del 2021 e dovrà completarlo e rendicontarlo entro la fine del 2026. Si pone l’obiettivo di rilanciare attraverso l’utilizzo di oltre 200 miliardi di euro di investimenti la struttura economico-sociale del Paese, puntando in particolare sulle leve della digitalizzazione, della transizione ecologica e dell’inclusione sociale.

ACER azienda Casa Emilia-Romagna della Provincia di Bologna è stata istituita con L.R. n. 24 in data 8 agosto 2001. Acer è un ente pubblico economico dotato di personalità giuridica e di autonomia organizzativa, patrimoniale e contabile e la sua attività è disciplinata dalla legge regionale e dal codice civile.
ACER gestisce circa 30 mila unità immobiliari sul territorio della Città Metropolitana di Bologna, la maggior parte di queste, circa 19 mila, sono alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni della Città Metropolitana. Nella sua azione coniuga la risposta a una forte domanda sociale all’esigenza di manutenere e ampliare questo importantissimo numero di abitazioni.
Acer svolge le seguenti attività:
• gestione di patrimoni immobiliari, tra cui gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP), e manutenzione, interventi di recupero e qualificazione degli immobili, ivi compresa la verifica dell’osservanza delle norme contrattuali e dei regolamenti d’uso degli alloggi e delle parti comuni;
• fornitura di servizi tecnici relativi alla programmazione, progettazione, affidamento e attuazione di interventi edilizi o urbanistici o di programmi complessi;
• gestione dei servizi attinenti al soddisfacimento delle esigenze abitative delle famiglie, tra cui le agenzie per la locazione;
• prestazione di servizi agli assegnatari di alloggi di ACER e di abitazioni in locazione.
I Comuni, le Province e gli altri enti pubblici possono avvalersi dell’attività di Acer anche attraverso la stipula di un’apposita convenzione, che stabilisce i servizi prestati, i tempi e le modalità di erogazione degli stessi ed i proventi derivanti dall’attività.
Acer inoltre può svolgere le attività elencate a favore di soggetti privati nelle forme contrattuali di diritto civile, secondo criteri di redditività. La conferenza degli Enti è composta dal Sindaco della Città Metropolitana che la presiede e dai Sindaci dei Comuni della provincia di Bologna.
Come previsto dall’art.3 dello Statuto, le quote degli Enti locali titolari di ACER sono determinate secondo i criteri fissati dall’ art.40 della Legge regionale 8 agosto 2001 n.24.
Le quote dei Comuni sotto riportate sono state deliberate dalla Conferenza degli Enti nella seduta n. 46 del 10 dicembre 2019 sulla base delle rilevazioni statistiche della popolazione residente aggiornate al 31 dicembre 2018 effettuate dalla Camera di Commercio.

ENTI PARTECIPANTI CONFERENZA DEGLI ENTI

POPOLAZIONE RESIDENTE AL 31.12.2018

PESO RELATIVO

Città Metropolitana

//

20,0

Alto Reno Terme

6.904

0,5

Anzola dell’Emilia

12.323

1,0

Argelato

9.834

0,8

Baricella

7.115

0,6

Bentivoglio

5.629

0,4

Bologna

390.636

30,8

Borgo Tossignano

3.273

0,3

Budrio

18.460

1,5

Calderara di Reno

13.256

1,0

Camugnano

1.825

0,1

Casalecchio di Reno

36.512

2,9

Casalfiumanese

3.458

0,3

Castel d’Aiano

1.872

0,1

Castel del Rio

1.224

0,1

Castel di Casio

3.410

0,3

Castel Guelfo di Bologna

4.537

0,4

Castel Maggiore

18.424

1,5

Castel San Pietro Terme

20.984

1,7

Castello d’Argile

6.546

0,5

Castenaso

15.545

1,2

Castiglione dei Pepoli

5.498

0,4

Crevalcore

13.692

1,1

Dozza

6.587

0,5

Fontanelice

1.948

0,2

Gaggio Montano

4.840

0,4

Galliera

5.507

0,4

Granarolo dell’Emilia

12.130

1,0

Grizzana Morandi

3.894

0,3

Imola

69.798

5,5

Lizzano in Belvedere

2.182

0,2

Loiano

4.298

0,3

Malalbergo

9.117

0,7

Marzabotto

6.834

0,5

Medicina

16.782

1,3

Minerbio

8.871

0,7

Molinella

15.608

1,2

Monghidoro

3.698

0,3

Monte San Pietro

10.875

0,9

Monterenzio

6.161

0,5

Monzuno

6.361

0,5

Mordano

4.683

0,4

Ozzano dell’Emilia

13.817

1,1

Pianoro

17.608

1,4

Pieve di Cento

7.128

0,6

Sala Bolognese

8.465

0,7

San Benedetto Val di Sambro

4.159

0,3

San Giorgio di Piano

8.820

0,7

San Giovanni in Persiceto

28.292

2,2

San Lazzaro di Savena

32.518

2,6

San Pietro in Casale

12.435

1,0

Sant’Agata Bolognese

7.404

0,6

Sasso Marconi

14.909

1,2

Valsamoggia

31.209

2,5

Vergato

7.709

0,6

Zola Predosa

19.015

1,5

Totali 1.014.619

100


ACER Promos

La società ACER PROGRAMMA DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA S.p.A, in sigla ACER PRO.M.O.S. S.p.A., è stata costituita in data 23 dicembre 2015, ai sensi degli artt. 2325 e successivi del codice civile, quale società per azioni con partecipazione maggioritaria di capitale pubblico in una logica di partenariato pubblico privato istituzionalizzato (PPPI). Funzioni attribuite, attività svolte in favore dell’amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate: la società ha per oggetto esclusivo i lavori (prevalentemente) di manutenzione di patrimoni immobiliari ACER e non ACER e servizi accessori.
La società non può operare con soggetti diversi rispetto al Socio pubblico, nei cui confronti si colloca in un’ottica di strumentalità. Al socio pubblico spetta la programmazione dei lavori da affidarsi a questa società e le relative fonti di copertura. Il socio privato, oltre a ricoprire specifici compiti gestionali/operativi, partecipa alla governance della Società attraverso la designazione e nomina degli organi sociali di propria competenza e attraverso tali componenti partecipa alle scelte operative e gestionali della Società.
ACER PRO.M.O.S. S.p.A., coniuga l’orientamento al mercato con una forte attenzione alla sostenibilità economica, energetica e sociale dell’abitare in contesti di edilizia pubblica e sociale.
La gestione del patrimonio immobiliare, prevede una vasta gamma di servizi abitativi e manutentivi destinati ai cittadini, prevalentemente famiglie assegnatarie di alloggi ACER. All’erogazione di questi servizi tradizionali, che garantiscono l’accesso a un alloggio e il mantenimento di un’adeguata qualità dell’abitare nel rispetto delle regole e degli standard abitativi, ACER Bologna, tramite ACER PROMOS, affianca politiche di contenimento dei costi di costruzione, l’utilizzo di tecnologie innovative per l’abitare, l’avvio di azioni e progetti speciali per la rigenerazione energetica degli immobili, la riqualificazione urbanistica di interi comparti edilizi.
A ragione ACER PRO.M.O.S. S.p.A. rappresenta un importante strumento di trasparenza e di garanzia di qualità dei servizi attivati da ACER BOLOGNA nei confronti dei suoi clienti, identificati nelle seguenti categorie: utenti/assegnatari di alloggi e/o di unità ad uso diverso dall’abitazione; Proprietari di alloggi a cui ACER offre alcuni servizi nelle aree comuni; Committenti, come i Comuni che hanno stipulato con ACER accordi/convenzioni per la gestione di alloggi e unità immobiliari ad uso diverso dall’abitazione.

ACER Servizi

ACER SERVIZI SRL è una società di scopo costituita dall’Azienda Casa Emilia Romagna della Provincia di Bologna, in attuazione della legge regionale Emilia-Romagna n. 24 dell’8 agosto 2001, riguardante la “Disciplina generale dell’intervento pubblico nel settore abitativo”, entrata in vigore il 24 agosto 2001.
Nel corso dell’esercizio 2021 ha continuato a esercitare le attività per la quale è stata costituita, come ridefinite nel piano di riassetto del 2020, ovvero la gestione di patrimoni immobiliari a destinazione commerciale e non, diversi da quelli indicati dalle norme vigenti come di edilizia residenziale pubblica.
Ad oggi, la principale attività della società è quella tipica del “property management”, svolgendo per conto di ACER Bologna la gestione del patrimonio immobiliare non abitativo e di parte dell’abitativo di sua proprietà e per conto degli Enti terzi la gestione del patrimonio non abitativo.

Il consiglio d’Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dalla conferenza degli Enti del 15/03/2022. È composto da tre membri e resterà in carica 5 anni.
Il Consiglio di Amministrazione al 31/12/2022 è così composto:

Dott. Marco Bertuzzi            Presidente

Dott.sa Raffaella Pannuti      Vice Presidente

Avv. Fabiola Salucci               Componente

Il collegio sindacale

Il Collegio sindacale è l’organo di controllo interno con funzioni di vigilanza sull’amministrazione della società. Al 31 dicembre 2022 il Collegio sindacale di ACER è composto da:

Dott.ssa Elisabetta Baldazzi            Presidente

Dott. Roberto Picone                     Sindaco effettivo

Dott. Matteo Rossi                          Sindaco effettivo

Il presidente è stato nominato con delibera di Giunta Regionale del 17/10/2022, mentre i sindaci sono stati nominati nella conferenza degli Enti del 29/06/2022 e rimarranno in carica per 5 anni.

L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha adottato il Piano Nazionale Anticorruzione 2023, approvato nella versione definitiva dal Consiglio dell’Anac, nella seduta del 17 gennaio 2023. Nel testo ANAC si sofferma sulla definizione di valore pubblico privilegiandone una nozione ampia intesa come miglioramento della qualità della vita e del benessere economico, sociale, ambientale delle comunità di riferimento, degli utenti, degli stakeholder, dei destinatari di una politica o di un servizio. Si tratta di un concetto che non va limitato agli obiettivi finanziari/monetizzabili ma comprensivo anche di quelli socio-economici, che ha diverse sfaccettature e copre varie dimensioni del vivere individuale e collettivo. In quest’ottica, la prevenzione della corruzione è dimensione del valore pubblico e per la creazione del valore Pubblico e ha natura trasversale a tutte le attività volte alla realizzazione della missione istituzionale di una amministrazione o ente. Per questo ACER Bologna adotta e aggiorna annualmente il Piano per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza che contiene una serie di misure generali e speciali per la gestione del rischio corruttivo per orientare correttamente l’azione amministrativa evitando ogni forma di maladministration.
La predisposizione/aggiornamento periodico del PTPCT si colloca nell’ambito di una più ampia politica aziendale, consistente nel perseguimento di attività preventive contrapposte ad ogni tipo di illecito aziendale. Tale politica aziendale preventiva ha condotto l’Azienda ad adottare anche il Modello di organizzazione, gestione e controllo di cui al D.Lgs. n. 231/2001, unitamente al Codice Etico, al fine di assicurare al suo interno condizioni di correttezza e di trasparenza nella conduzione delle attività aziendali in modo che tutte le forme di comportamento illecito ipotizzabili siano sempre condannate e considerate contrarie ai principi deontologici della propria azione complessiva.
Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza di ACER Bologna è il dottor Piergiacomo Braga.

Organismo di vigilanza e modello 231

L’Organismo di Vigilanza è un organo interno che vigila sulla responsabilità dell’azienda e su eventuali reati commessi nell’interesse o a vantaggio della stessa. Tale organismo deve verificare l’effettività, l’adeguatezza e l’aggiornamento del “Modello 231” volto a prevenire la responsabilità penale degli enti e, in assenza dell’OIV e fino a eventuali diverse indicazioni da parte dell’A.N.A.C., ha altresì il compito di effettuare le verifiche e le conseguenti attestazioni sull’assolvimento degli obblighi in materia di trasparenza previsti dal D.lgs. 33/2013 e s.m.i.
ll Modello 231 è costituito da una “Parte Generale”, che contiene i principi cardine dello stesso, una parte descrittiva dell’attività svolta dalla Società e la definizione della struttura necessaria per l’attuazione del Modello quali il funzionamento dell’Organismo di Vigilanza e del sistema sanzionatorio e dalle “Parti Speciali”, riferite alle singole categorie di reato previste dal D.Lgs. n. 231 del 2001, considerati come applicabili e rilevanti per Acer Bologna.
Il modello adotta il sistema di segnalazione “whistleblowing”.
L’organismo di Vigilanza in carica è stato nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione di Acer Bologna del 28/04/2021 per le annualità 201-2022-2023 a seguito dell’espletazione della procedura comparativa dei CV ricevuti in risposta all’avviso di manifestazione di interesse, è organismo monocratico e al 31/12/2022 composto da:

Avv. Ilaria Tolio    Organismo di Vigilanza

Al 31/12/2021 sulla base delle attività svolte e delle verifiche effettuate, l’ODV attesta di non aver riscontrato violazioni del Modello di organizzazione, gestione e controllo di Acer Bologna.

Il sistema di gestione della qualità

Al 31 dicembre 2021, ACER è in possesso della certificazione ISO 9001.

Con la sigla ISO 9001 si identifica una serie di normative e linee guida sviluppate dall’Organizzazione internazionale per la normazione (ISO), che definiscono i requisiti per la realizzazione di un sistema di gestione della qualità in una organizzazione.
La ISO 9001 si rivolge a qualsiasi tipologia di organizzazione pubblica o privata, di qualsiasi settore e dimensione, manifatturiera o di servizi.
E’ lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la gestione della Qualità di qualsiasi organizzazione che intenda rispondere contemporaneamente:
•  all’esigenza dell’aumento dell’efficacia ed efficienza dei processi interni –quale strumento di organizzazione per raggiungere i propri obiettivi-
• alla crescente competitività nei mercati attraverso il miglioramento della soddisfazione e della fidelizzazione dei clienti.
Scopo primario dell’ISO 9001  è il perseguimento della soddisfazione del proprio cliente in merito ai prodotti e serzizi forniti, nonché il miglioramento continuo delle prestazioni aziendali, permettendo all’azienda certificata di assicurare ai propri clienti il mantenimento e il miglioramento nel tempo della qualità dei propri beni e servizi.
Da questo punto di vista il modello ISO 9001 rappresenta uno strumento strategico in quanto mirato a:
• valutazione del contesto e parti interessate
• analisi di rischi ed opportunità come base per definire opportune azioni
• controllo dei costi
• aumento della produttività
• riduzione degli sprechi.

Il codice etico di ACER

ACER ha deliberato l’adozione del Codice Etico aziendale in data 23/12/2005, modificato per l’ultima volta in data 12 novembre 2019. Il Codice etico è un documento ufficiale di ACER Bologna in cui sono individuati i principi generali e le regole comportamentali cui viene riconosciuto valore etico positivo.
Di conseguenza, il Codice etico integra le misure previste dal decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, con quelle di prevenzione della corruzione previste dalla L. 190/12, costituendo l’insieme di principi e valori comportamentali posti a base del Modello di organizzazione, gestione e controllo della Società.
Il Codice Etico può essere definito come la Carta Costituzionale di Acer Bologna in cui si incrociano sia i doveri morali che le responsabilità etico-sociali di ogni partecipante all’organizzazione aziendale. Se da una parte, attraverso questo documento Acer Bologna cerca di garantirsi una maggiore tutela dalla commissione di reati, dall’altra vuole esprimere gli impegni e le responsabilità etiche nel condurre le proprie attività. I tre livelli sui quali si articola la struttura del Codice Etico sono, infatti, i princìpi etici generali assunti come valori di riferimento nelle attività aziendali, i criteri di condotta verso ciascuna classe di stakeholder (portatori d’interesse) e il sistema di controllo per l’osservanza del Codice Etico stesso e per il suo continuo miglioramento.